Cosa Visitare Vietri sul Mare

Vietri sul Mare (Vietre in campano) è un comune italiano di 7 231 abitanti della provincia di Salerno in Campania. È il comune più popolato della Costiera amalfitana nonché il suo territorio più orientale, noto per l’antica tradizione di lavorazione della ceramica. Si trova di fronte all’entrata occidentale della città di Salerno, all’inizio della Costiera amalfitana. Il centro dell’abitato vietrese si estende collinarmente a ridosso della costa, ed alle pendici di esso si estende la zona “Marina”, borgo marinaro del paese che affaccia direttamente sul mare.

Raito

Storia
Vietri sul Mare storicamente è identificata con l’antica Marcina, prima insediamento costiero etrusco-sannita, poi porto romano. Un’origine precisa di Marcina non è ancora del tutto definita anche se l’ipotesi più diffusa indica in Marina di Vietri (l’attuale borgo marinaro del paese), per la precisione nella valle del fiume Bonea alle falde del Monte San Liberatore, la sua presunta collocazione.

La pubblicazione a stampa della voce Marcina inizia nel XV secolo, quando in Europa incominciano a diffondersi le prime edizioni tipografiche della Geografia di Strabone; la vera e propria diffusione del termine presso gli storici e nella pubblicistica si ebbe con il geografo Filippo Cluverio, il quale nel 1642 scriveva: Marcinae oppidum illud est, quonunc dicitur vulgo Veteri. Inoltre alcuni documenti medievali del Codex Diplomaticus Cavensis della Badia di Cava, i quali accennano all’esistenza di rovine di una urbs vetus, che sarebbe alla base dell’odierno toponimo Vietri. In documenti del 969 e del 972 si dice intus ipsa civitate, qui fuit ipsa cibita de beteri (=veteri); in quello del 972 si precisa che de locum de beteri ista et illa parte flubio Bonea iuxta litore maris.

Visitare la villa comunale di Vietri sul Mare

La zona vietrese, con l’ancoraggio di Fuenti, possedeva un porto riparato, un approdo unico nella zona, dal momento che il lido della vicina Salerno, prossimo alla foce dell’Irno, era esposto ai marosi e soggetto ad insabbiamento. Alla luce di questa considerazione nautica, le migliori condizioni di sicurezza suggerirebbero, dunque, la foce del Bonea e di conseguenza Vietri, come sito ideale per l’insediamento di un emporio commerciale etrusco; in più, alla luce della conformazione geografica del territorio, è quello vietrese l’unico centro sul mare, a sud di Punta della Campanella, a così breve distanza da Nuceria Alfaterna.

sala affreschi restaurata dal Maestro Forcellino > vedi cronologia dei lavori

La sua storia fino al 1806 è stata associata a quella di Cava de’ Tirreni, di cui era frazione. Marina di Vietri, infatti, era usata dai monaci della Badia come porto commerciale per gli scambi soprattutto con le zone a Sud di Salerno, quelle della piana del Sele. Dal 1806 al 1860 è stato capoluogo dell’omonimo circondario appartenente al Distretto di Salerno del Regno delle Due Sicilie.

Duomo san Giovanni Battista
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Duomo san Giovanni Battista
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Dal 1860 al 1927, durante il Regno d’Italia è stato capoluogo dell’omonimo mandamento appartenente al Circondario di Salerno. Oggigiorno il comune subisce la forte influenza di Salerno, per cui vi sono progetti per inserire Vietri sul Mare nell’area metropolitana di questa città. Nel 1944, quando Salerno fu capitale d’Italia per alcuni mesi, il Re Vittorio Emanuele III alloggiò nella vicina Villa Guariglia, sita in frazione Raito

Monumenti e luoghi d’interesse
La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, eretta nel XVII secolo in stile tardo-rinascimentale napoletano, è caratterizzata dal duplice coronamento della cuspide del campanile in ceramiche dipinte; il portale è sormontato da un oculo chiuso nella seconda meta del XX secolo per inserire una figura del santo patrono dipinto su ceramica. Nell’interno, a navata unica, gli altari sono decorati da maioliche e ceramiche tranne quello maggiore, realizzato in marmi commessi, interessanti sono i dipinti che partono dal XVII secolo e terminano al XVIII.
L’Arciconfraternita dell’Annunziata e del Rosario, di origine secentesca, è decorata in facciata da ceramiche dipinte; l’interno è stato affrescato nel XVIII secolo.
Chiesa della Madonna degli Angeli.
Chiesa di Santa Margherita di Antiochia, nella frazione Albori.
Chiesa parrocchiale di Raito.
Chiesa della Madonna delle Grazie, nella frazione Benincasa.
Villa Guariglia, nella frazione Raito.
Torre di Marina di Vietri.
Torretta Belvedere, nella frazione Raito.
Torre di Dragonea (1100).
Palazzo Soleri – progettato da Paolo Soleri
Torre Albori con cartiera e spiaggia privata appartenuta al casato Mellucci di Napoli, (1932)
La Fabbrica di ceramiche Solimene è un esempio di architettura organica del secondo dopoguerra realizzato da Paolo Soleri; l’interno racchiude una vasta collezione di ceramiche contemporanee.
Ponte di Molina (1564).
Chiesa della Madonna dell’Arco, sulla via omonima che congiunge Marina di Vietri sul Mare alla Costiera Amalfitana, in corrispondenza di altra stradina/gradinata che porta su fino alla frazione di Raito.
Queste stradine ripercorrono antichi sentieri che venivano usati dalla popolazione residente per rifugiarsi nelle zone alte di Vietri (le attuali frazioni Raito e Albori) per difendersi dagli attacchi dei Saraceni. Correlata alla difesa è la torre di Marina di Vietri, sopra riportata. Questa, insieme alle altre torri di simile fattura (Salerno-Torre Angellara, Torre della Crestarella, vicina all’attuale Hotel La Baia, Torretta di Cetara, Torre dei Normanni a Maiori) costituivano il sistema di avvistamento delle navi pirata. Le sentinelle sulle sommità delle torri si passavano i segnali con fuochi e fumi. Ogni torre poteva vedere l’altra.
Altri luoghi d’interesse sono pure i sentieri che collegano le frazioni alte di Raito, Albori con le fonti naturali (Fonte del Cesare) e le frazioni alte di Dragonea, con la vallata di Cava de’ Tirreni e la Badia. In questo percorso si arriva a un bivio che porta ai percorsi della Avvocatella e della Avvocata, quest’ultimo è detto sentiero degli dei. Dal sentiero dell’Avvocata si arriva fino al monte Pertuso, sopra Positano.

fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Vietri_sul_Mare

TURISMO RELIGIOSO

Cappella della Madonna del Carmine

1755 (costruzione intero bene) La cappella della Madonna del Carmine fu costruita nel 1755 come ampliamento della cappella del Rosario (all’interno della chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista in Vietri) ed ebbe inizialmente uso funerario a favore dell’omonima confraternita. La nuova cappella ando’ ad occupare lo spazio libero tra la chiesa parrocchiale e l’attiguo oratorio della Santissima Annunziata. La cappella della Madonna del Carmine fa parte del complesso monumentale di San Giovanni Battista, nel centro storico di Vietri sul Mare. Essa sorge in uno spazio di risulta, compreso tra le fabbriche della chiesa parrocchiale e dell’oratorio confraternale della Santissima Annunziata; il suo volume è quasi interamente intercluso dai corpi circostanti. L’accesso alla cappella del Carmine avviene attraverso la cappella del Rosario che, a sua volta, si apre nella navata della chiesa parrocchiale (seconda campata sinistra). Il passaggio tra le due cappelle è costituito da un’arcata a tutto sesto, dove è situata un’artistica inferriata. La cappella del Rosario viene a costituirsi come una sorta di vestibolo per la cappella del Carmine. Quest’ultima ha pianta longitudinale (il cui sviluppo è parallelo alla navata della chiesa parrocchiale) e navata unica, ad un solo livello architettonico. Le pareti laterali sono suddivise in tre partizioni per lato, mediante larghe lesene e brevi rientranze ricavate nella muratura e coperte ad archi ribassati, sormontati da un cornicione che gira per tutto il perimetro dell’invaso. In corrispondenza della prima di tali partizioni è realizzato il presbiterio, rialzato di un gradino, ospitante l’altare preconciliare (con gradini e predella), appoggiato alla parete di fondo; a tergo si apre una piccola sacrestia. La copertura della cappella è costituita da una volta a botte a sesto pieno, quella del vestibolo è una cupola su tamburo; la pavimentazione è in marmo (per l’aula assembleare) e in cotto (per il presbiterio). Elementi decorativi di gusto barocco sono presenti soprattutto alla volta (cornici arcuate e mistilinee) e in presbiterio (edicola ornata da volute, ovali e motivi vari in stucco). La cappella non ha finestre, ma la fievole illuminazione naturale giunge da lanternini praticati in chiave di volta.

Cappella di San Francesco di Paola

Cappella di San Francesco di Paola Vietri sul Mare Edificio presente in entrambe le banche dati CEI-A/CEI-OA Altre denominazioni Cappella di S. Francesco di Paola Chiesa di San Francesco S. Francesco di Paola Notizie Storiche XVIII (fondazione intero bene) Non si conosce l’anno di fondazione della cappella di San Francesco, ma è certo che, già esistente agli inizi del Settecento, era di proprietà della famiglia Taiani. Descrizione La piccola cappella di San Francesco di Paola sorge nella centrale piazza Matteotti in Vietri sul Mare ed è parte integrante del palazzo Bisogno, di cui occupa un modesto spazio terraneo dell’ala sinistra, tra altri locali. La facciata della chiesa è inserita nel prospetto del palazzo, a cui è uniformata, ed insieme ad esso contribuisce ad una delle principali cortine urbane della piazza; in essa emerge essenzialmente l’elaborato portale in stile barocco. La cappella è composta da un esiguo spazio interno a sviluppo longitudinale, diviso in due parti, l’aula e il presbiterio, mediante un modesto arco trionfale. La copertura è piana. L’ambiente è caratterizzato da decorazioni di gusto barocco; la navata, che ha altezza molto ridotta e pareti rettilinee, presenta al di sopra del cornicione dipinti raffiguranti le storie del santo titolare, alloggiate entro elaborate cornici in stucco. In controfacciata è presente un piccolo atrio ligneo.

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